Anziana consulta la sua PEC al computer

LA PEC, ALLEATA DEGLI ANZIANI PER COMUNICARE CON LA P.A.

Semplice da usare e di validità legale, la PEC (Posta Elettronica Certificata) è un valido aiuto per gli anziani che vogliano comunicare con la Pubblica Amministrazione in autonomia, gestendo pratiche e accedendo ai servizi digitali.

La PEC è un’evoluzione della classica e-mail: un tipo di posta elettronica che ha in più la caratteristica di essere certificata da un ente esterno. Proprio per questo, la PED ha valore legale, equiparato a quello di una raccomandata con avviso di ricevimento. Può essere utilizzata per lo scambio di documenti importanti, oppure per eseguire procedure dove l’identità del mittente deve essere chiara e univoca, legata a una specifica persona fisica o identità digitale.

 

Queste caratteristiche rendono la PEC uno strumento utile per gli anziani che vogliono mantenere la propria indipendenza e gestire comunicazioni importanti senza bisogno di intermediari o necessità di recarsi di persona presso gli sportelli pubblici.

COME LE PEC POSSONO AIUTARE GLI ANZIANI

La Posta Elettronica Certificata può essere di grande aiuto agli anziani.

 

Oltre ai vantaggi già indicati (evitare le code agli sportelli e velocizzare le comunicazioni con gli enti pubblici), questa tecnologia consente di avere molte più sicurezze su provenienza, invio e archiviazione delle proprie email.

 

Ogni messaggio inviato tramite PEC viene dotato di una firma digitale, che ne certifica l’autenticità e l’integrità. Questo è importante per gli anziani, che in questo modo possono tutelarsi  dalle frodi e alle truffe online, a cui risultano più vulnerabili. Grazie alla PEC possono avere informazioni certe sull’identità del loro interlocutore, sia che esso sia una persona fisica oppure un ente pubblico o privato.

 

Tramite la PEC si possono semplificare tutte le procedure burocratiche. In particolare, grazie all’indice dei domicili digitali della Pubblica Amministrazione e dei Gestori di Pubblici Servizi è possibile trovare con relativa facilità gli indirizzi a cui scrivere per ottenere determinate prestazioni, oppure risalire all’Ufficio mittente da cui si è ricevuta una comunicazione.

 

Le PEC consentono anche di organizzare meglio la propria documentazione. Invece di stamparla e conservarla in enormi quadernoni, con il rischio concreto di perderla, grazie alla Posta Elettronica Certificata è possibile consultarla in qualsiasi momento, archiviata in pratici sistemi di consultazione digitale.

 

Infine, chi ha una PEC attiva può accedere ad alcuni servizi online in modo semplificato, facendosi inviare documenti e fatture a un recapito sicuro e con valenza legale.

 INAD: PER RICEVERE SULLA PEC TUTTE LE COMUNICAZIONI DELLA P.A.

A rendere la PEC uno strumento ancora più appetibile, il 6 giugno 2023 è arrivato un nuovo servizio. Da questa data, infatti, è possibile registrarsi a titolo gratuito sul sito INAD (Indice Nazionale dei Domicili Digitali). Occorre semplicemente indicare la propria PEC: a partire dal 6 luglio, si riceveranno all’indirizzo fornito tutte le comunicazioni ufficiali della Pubblica Amministrazione aventi valore legale.

 

In questo modo si eliminano i problemi di mancato recapito di comunicazioni urgenti, si rende la documentazione a immediata disposizione del cittadino e si tagliano i costi su carta e spese di invio delle raccomandate.

 

Per accedere al sito INAD è necessario essere in possesso di SPID, Carta di Identità Elettronica oppure Carta Nazionale dei Servizi.

 

 

DIFFERENZE TRA PEC ED EMAIL-CLASSICA

Le modalità d’uso di PEC ed email tradizionali (PEO, Posta Elettronica Ordinaria) sono le medesime: per inviare un messaggio basta conoscere il recapito del destinatario, e il testo con eventuali allegati (immagini, documenti e altro) apparirà in breve tempo nella casella email del destinatario.

 

Vi sono però due sostanziali differenze tra PEC e normali email.

 

La prima è il valore legale assegnato alla PEC, come stabilito dalla normativa DPR nr.68 dell’11 febbraio 2005. Come accennato più sopra, infatti, comunicazioni e documenti possono essere inviati tramite questo tipo di posta elettronica in totale sicurezza, con la consapevolezza che questo messaggio ha la medesima validità di una raccomandata – purché inviato a un altro indirizzo PEC.

 

La seconda differenza sta nel fatto che le caselle PEC, dovendo essere certificate da enti terzi, sono sempre a pagamento. Precisiamo però che alcuni fornitori mettono a disposizione dei periodi di prova di durata variabile.

 

In passato INPS offriva agli anziani la possibilità di creare una propria PEC gratuita, ma il servizio è stato disattivato anche a causa delle sue limitazioni. La PEC dell’INPS, infatti, permetteva al mittente di inviare comunicazioni solo agli enti della pubblica amministrazione, e non ai privati. Cosa che, invece, tutti gli altri servizi PEC garantiscono.

 

CHI PUÒ RICHIEDERE UNA PEC

Possono richiedere una casella PEC:

  • tutti i cittadini italiani maggiorenni, residenti all’Italia o all’estero
  • tutti i cittadini UE maggiorenni di nazionalità straniera purché residenti in Italia e in possesso di Codice Fiscale
  • tutti i cittadini di paesi ex-tra UE purché maggiorenni e con valido permesso di soggiorno

Le procedure per la richiesta di apertura di una casella di Posta Elettronica Certificata sono diverse a seconda del fornitore scelto. 

 

I documenti e le informazioni necessarie per aprire una PEC sono le seguenti:

  1. documento d’identità dell’intestatario della PEC
  2. modulo di richiesta di apertura della casella PEC (fornito da chi eroga il servizio)
  3. un conto corrente o una carta di credito o di debito per effettuare il primo pagamento e i successivi rinnovi

In alcuni casi l’operazione di richiesta di apertura di una casella PEC può essere velocizzata se il richiedente ha già uno SPID che possa confermare la sua identità digitale.

DOVE SI PUÓ APRIRE UNA PEC

La PEC si può aprire tramite uno dei gestori su cui vigila l’AgID (Agenzia per l’Italia Digitale), che effettua controlli periodici per garantire la sicurezza e l’affidabilità dei vari sistemi.

 

I gestori PEC certificati in Italia sono 18:

  1. Actalis S.p.A.
  2. Aruba PEC S.p.A.
  3. Cedacri S.p.A.
  4. Consiglio Nazionale del Notariato
  5. IN.TE.S.A. S.p.A.
  6. Infocert S.p.A.
  7. Intesi Group S.p.A.
  8. Irideos S.p.A.
  9. ITnet S.r.l.
  10. Namirial S.p.A.
  11. Notartel S.p.A.
  12. Poste Italiane S.p.A.
  13. Regione Marche
  14. Register S.p.A.
  15. Sogei – Società Generale d’Informatica S.p.A.
  16. Telecom Italia Trust Technologies S.r.l. (già I.T. Telecom S.r.l.)
  17. TWT S.p.A.
  18. Università degli studi di Napoli Federico II

 

Ognuno di essi offre i medesimi servizi centrali, ma si differenzia dagli altri per:

  • spazio della casella di posta
  • durata della casella
  • numero massimo di invii al giorno
  • dominio (le PEC di Poste Italiane, ad esempio, sono identificate da @postecert.it)
  • modalità di acquisto (online e/o offline)
  • modalità di pagamento

 

Agli over65 a cui ho prestato aiuto tramite il servizio Figlio in Prestito consiglio di scegliere un gestore attivo da tempo e con un buon piano di base, che permetta di acquistare pacchetti aggiuntivi in caso ve ne fosse l’effettiva necessità.

 

 

AVVICINARSI A UNA NUOVA TECNOLOGIA

L’utilizzo della PEC richiede una certa familiarità con la tecnologia e l’accesso a un dispositivo come un computer o uno smartphone.

 

Tuttavia, una volta scelto un gestore e completata la registrazione al servizio, utilizzare la Posta Elettronica Certificata richiederà solo un po’ di pratica: dopodiché diventerà quasi parte della quotidianità.

 

Se ti trovi in una zona entro 30 chilometri da Milano e ti serve assistenza, contattami. Col mio servizio Figlio in Prestito offro aiuto agli over65 per tutte le necessità legate all’alfabetizzazione tecnologica. In altre parole, ti posso aiutare a scegliere il gestore più giusto per te, configurare la tua casella PEC e insegnarti come usarla al meglio.

 

Chiamami al +39 351 5926879 oppure scrivimi a michele@figlioinprestito.it.

I prodotti su cui posso darti supporto

Questi sono alcuni degli articoli in cui ho parlato dell’aiuto che ho dato a clienti Over65 su dotazioni digitali differenti.

Cos’è lo spam? La posta indesiderata e come difendersi dai suoi tranelli

Monitorare la salute e condividere i dati coi propri cari

Cos’è il phishing e come riconoscerlo per difendersi dalle truffe online

Contattami per maggiori informazioni

Se ti interessa capire meglio come funziona il servizio Figlio in Prestito, oppure ti serve aiuto in ambito digitale, puoi rivolgerti a me. Compila il form qui sotto, e ti risponderò nel più breve tempo possibile.




    La PEC, alleata degli anziani per comunicare con la PA
    Torna su